I migliori giochi di ruolo? Ecco alcuni titoli che devi provare assolutamente

 

Ne è passato di tempo da quando il gioco di ruolo era un hobby di nicchia, relegato alle caverne oscure dei super-nerd della prima ora. Ormai, il fenomeno è diventato parte integrante della cultura pop, e sempre più persone hanno maneggiato almeno una volta un dado a venti facce e hanno familiarità con concetti come “livello” o “classe”.

Il merito senza dubbio va tutto al padre e mostro sacro indiscusso dei GdR: l’inimitabile  Dungeons & Dragons che, con le sue cinque edizioni (presto sei), ha saputo affermarsi come IP a sé, quasi fosse IL gioco di ruolo per eccellenza. Ma proprio perché il caro D&D è un must dei giochi di ruolo carta-e-penna oltre che digitali (si veda la popolarità del recente Baldur’s Gate III), siamo anche consapevoli che includerlo nella lista sarebbe stata una scelta fin troppo scontata. Non avremmo, in altre parole, detto nulla di nuovo. 

In questa classifica, abbiamo quindi preferito dare spazio ad altri GdR, quelli che secondo noi sono capaci di accontentare chi cerca qualcosa di diverso dal consueto high-fantasy di Dungeons & Dragons. Questa classifica è pensata per chi ama i combattimenti, l’avventura,  il fantasy in tutte le sue forme (non solo quella di D&D), l’horror, gli scenari bucolici o la fantascienza. Con questi giochi potrai trascorrere tante serate con gli amici, giocando di strategia o astuzia e interpretando personaggi interessanti per scrivere la tua storia e quella del mondo che esplorerai. 

Prima di cominciare, è il caso di sfatare qualche mito. Nonostante D&D sia il padre di tutti i giochi di ruolo, non tutti i giochi di ruolo sono derivazioni dirette del sistema e della logica di D&D. Esistono certamente alcuni tratti comuni che, nel bene o nel male, rappresentano una costante di questo hobby, ma sarebbe un errore pensare che non si mostrino in modi differenti e variegati.

Ad esempio, quasi tutti i titoli che fanno uso di un sistema di roleplay permettono ai giocatori di creare il proprio personaggio seguendo schemi prestabiliti. Dungeons & Dragons lo fa proponendo un sistema basato su punteggi di caratteristica, razze e classi di personaggio (se vuoi saperne di più, puoi leggere il nostro articolo dedicato ai personaggi di D&D). 

Altri titoli fanno uso di meccanismi diversi, che magari non guardano a tiri di dado o non vincolano un personaggio a uno specifico “percorso di vita”. 

Molti GdR richiedono la presenza di un master, un giocatore super partes che racconta la storia e manovra il mondo di gioco in cui si muovono, e molti risolvono le situazioni di dubbio con un lancio di dadi (in Dungeons & Dragons se ne usano addirittura sette tipi diversi). Ma, come vedremo, non è sempre così. Per esempio, ci sono giochi di ruolo in cui il master non è presente o in cui i dadi non si usano!

Un tratto che invece è comune a (quasi) tutti i giochi di ruolo è che ogni giocatore vive l’avventura in prima persona. Questo di solito porta a prendere decisioni cruciali, affrontare tante sfide e avere l’opportunità di costruire la storia del personaggio, o almeno a vivere situazioni interessanti e fuori dall’ordinario. Ogni scelta potrebbe influenzare la trama, e ogni sessione sarà per questo unica nel suo genere.

Detto questo, è arrivato il momento di proseguire nella lettura di questo articolo in cui ti sveliamo quali sono i migliori giochi di ruolo con questi titoli che ci hanno conquistato e che pensiamo possano fare al caso tuo.

La nostra classifica

Questa classifica è molto variegata. Per offrirti un quadro il più ampio possibile, abbiamo scelto giochi di ruolo con scenari e tematiche diverse, e nel farlo abbiamo dato spazio sia ai titoli entry level che a quelli indirizzati a giocatori più esperti. Non perdere tempo, leggi subito i titoli che abbiamo pensato per te e preparati a giocare!

L'Unico Anello

Iniziamo questa classifica con un titolo ispirato a un grande classico fantasy: L’Unico Anello. Questo gioco di ruolo è ambientato nelle vaste Terre Selvagge a est delle Montagne Nebbiose, nella Terra di Mezzo, e ci catapulta 20 anni dopo la sparizione di Bilbo Baggins e a quasi 50 anni prima degli eventi raccontati da J.R.R. Tolkien nella famosa trilogia “Il Signore degli Anelli”. 

In questo contesto vengono creati i personaggi, attingendo a sei delle culture più rappresentative della Terra di Mezzo - ovvero Elfi di Lindon, Bardiani, Hobbit della Contea, Nani di Moria, Ranger del Nord e Uomini di Brea - da abbinare ad altrettante sei vocazioni che definiscono il ruolo specifico di ciascun personaggio - come il cacciatore di tesori, il campione, il capitano, il guardiano, il messaggero e lo studioso. Tutti i personaggi sono contraddistinti da chiari archetipi narrativi e dovranno affrontare il loro viaggio attraversando diversi luoghi tolkieniani. Il tutto affrontando combattimenti, prove e ricerche di tesori, senza mai cedere alle tentazioni del proprio lato più oscuro. Rispetto a un gioco come Dungeons & Dragons, dove il livello di potere dei personaggi (anche ai loro esordi) è abbastanza alto, in L’Unico Anello si è preferito contenere questo aspetto. I personaggi non sono supereroi dotati di capacità sovrumane, ma eroi su piccola scala che si trovano ad affrontare situazioni fuori dal comune, esattamente come i personaggi del libro di Tolkien.

Di certo, L’Unico Anello è un titolo interessante in cui non si affronta solo un’avventura, ma viene valorizzata la storia di ogni personaggio. E questo succede in modi abbastanza inaspettati. Degni di menzione sono i sistemi di miglioramento dell’equipaggiamento in base al tenore di vita e alla scoperta di tesori (senza che si passi direttamente per transazioni economiche di alcun tipo, che infatti il gioco non contempla). Inoltre, si introduce un “secondo tipo” di punti esperienza che si possono guadagnare (i punti avventura, come distinti dai punti abilità), o il sistema proposto dal gioco per gestire i concili. 

Il gioco propone anche by default la presenza di un Patrono, che funge da fonte di consigli e missioni per i giocatori. Inoltre distingue nettamente il tempo del viaggio da quello tra un’avventura e l’altra (il downtime, per chi mastica di questi concetti), impostandoli per fornire un’immagine a tutto tondo del personaggio, che in questo modo prende vita non solo durante i combattimenti e le situazioni più concitate, ma anche durante la sua vita “normale”.

Scopri l'Unico Anello

Caratteristiche ed elementi da considerare

Numero consigliato di giocatori: da 4 a 6 giocatori.

Punti di forza: le regole sono abbastanza semplici, facili da comprendere e spesso anche intuitive. 

Punti di debolezza: le tipologie di personaggi in fase di creazione potevano essere più numerose, in modo da offrire più sfaccettature alla storia.

Perché piace

L’Unico Anello è un gioco GDR che valorizza al massimo l’ambientazione tolkieniana e, allo stesso tempo, lascia spazio alla fantasia e alla bravura dei giocatori per creare nuovi scenari. 

È il gioco che fa per te se… 

Sei un super fan del genere fantasy, hai divorato tutti i libri di J.R.R. Tolkien o anche solo i film di Peter Jackson ti hanno lasciato il segno.

Cyberpunk RED

Con Cyberpunk RED si passa dal fantasy alla fantascienza. Questo è un gioco di ruolo arrivato ormai alla sua quarta rivisitazione, che porta l’ambientazione di gioco ancora più nel futuro e che dunque l’arricchisce di tanti dettagli e novità. Questa è sempre stata una costante del sistema: dal primo Cyberpunk di fine anni ‘80 (ambientato negli anni 2000) si è dapprima passati a Cyberpunk 2020 (che ha ispirato gli sviluppatori di CD Projekt RED a realizzare un videogioco, ovvero Cyberpunk 2077), giungendo poi a Cyberpunk V3.0, in cui la linea temporale avanza al 2030 e dunque a Cyberpunk RED, ambientato nel 2045 (e che può essere considerato come una sorta di prequel del famoso videogioco, invece ambientato nel 2077, e a cui è stato affiancato il popolarissimo anime Cyberpunk Edgerunners). 

Ma perché questo titolo è così speciale? Innanzitutto, per l’ambientazione distopica, un futuro dominato dal mero interesse delle megacorporazioni, ora più potenti di qualsiasi Nazione, e dei loro controllori. Nel pieno canone del cyberpunk, questo gioco GdR propone tecnologie fuori controllo, società senza guida e senza ideali, immensi sprawl inquinati dove la miseria dell’uomo comune (un uomo che ormai non conta più nulla nel grande schema delle cose) è il pasto quotidiano di potenze tanto più grandi di lui da risultare spietate e disumane.

Qui, i diversi personaggi devono mettere in atto strategie di sopravvivenza in una Terra senza simboli e certezze. Inoltre, a rendere più accattivante la storia, stanno proprio quei personaggi che, nel cercare un loro posto nel mondo risultano accattivanti, interessanti e che, soprattutto, trasudano sempre stile. Sono infatti sempre alle prese con traumi e problemi personali, ma non sono figure deboli. All’opposto, possono contare su equipaggiamenti, armi e innesti cibernetici da applicare al proprio corpo per aumentare la propria forza fisica e affrontare le battaglie tra e contro le diverse corporazioni, oltre a mostrare la propria personalità con un tocco di cromo scintillante.

Scopri Cyberpunk RED

Caratteristiche ed elementi da considerare

Numero consigliato di giocatori: da 4 a 8 giocatori.

Punti di forza: una volta assimilate tutte le regole, il gioco è fluido, veloce e appassionante. 

Punti di debolezza: i contenuti del manuale, pur essendo ricchi di dettagli, non sono sempre presentati in maniera lineare. Di primo acchito, potrebbero sembrare più complicati di quanto non siano in realtà.

Perché piace

Il regolamento e i dettagli per creare i diversi personaggi non sono mai lasciati al caso: si può contare su un'ampia varietà di ambientazioni. 

È il gioco che fa per te se… 

Hai amato le atmosfere del videogioco e dell’anime e vuoi riviverle nel gioco di ruolo, o ti piace l’idea di un mondo fatto di cromo, città ricolme di crimine, avventure e personaggi carismatici. 

Sine Requie

E ora dedichiamoci a un titolo tutto italiano: Sine Requie. Questo gioco di ruolo di successo è già arrivato alla seconda edizione, leggermente ampliata rispetto alla prima del 2003. La storia è ambientata in un mondo in cui la Seconda guerra mondiale ha seguito un corso del tutto inaspettato, in cui la Germania è alle prese con il IV Reich, la Russia sovietica è comandata da un dittatore di metallo e in Italia (o meglio nel Sanctum Imperium) il comando è passato a Papa Leone XIV, mentre gran parte del resto d’Europa giace sotto una pila di rovine.

Tutto ha inizio nel 1944 con lo sbarco in Normandia. Data nella quale, tra l’altro, i morti si risvegliano dalle loro tombe. Da questo momento in poi, gli eserciti di morti viventi ridefiniscono completamente lo scenario della guerra, cambiando così il corso della Storia che conosciamo. 

Un gioco di ruolo che ricalca il tema dell’horror moderno, in cui i personaggi (sia gente comune, che figure più particolari come, ad esempio, gli ingegneri genetici del IV Reich o gli inquisitori del Sanctum Imperium) sono catapultati in situazioni terrificanti e devono sopravvivere in un mondo crudele e senza speranza, dove migliaia e migliaia di zombie invincibili e assetati di sangue che si aggirano in cerca di carne umana, e dove gli unici che possono contrastarli sono i regimi più totalitari e spietati che la Storia abbia mai conosciuto. 

Scopri Sine Requie

Caratteristiche ed elementi da considerare

Numero consigliato di giocatori: da 2 a 5 giocatori.

Punti di forza: in questo gioco di ruolo non vengono utilizzati i dadi, ma la storia e le azioni di ogni personaggio dipendono dalla lettura di tarocchi speciali, in cui ogni carta può condurre a un esito particolare. Il manuale è ricco di spunti interessanti che il master può utilizzare per far vivere nuove avventure ai giocatori e ai loro personaggi.

Punti di debolezza: Sine Requie può risultare poco scorrevole, lento e macchinoso in alcuni passaggi, come per esempio durante i combattimenti. Alcune informazioni vanno verificate sia nelle apposite tabelle che nel manuale. 

Perché piace

Riesce a unire l'azione all'horror in modo magistrale: situazioni da incubo, combattimenti ad alto tasso di letalità e pericoli dietro ogni angolo riescono a tenere sempre il pathos alle stelle!

È il gioco che fa per te se… 

Sei un grande appassionato del mondo zombie e del genere horror (alcune missioni sono davvero cruente!).

Wanderhome

Torniamo ora al tema fantasy, declinato però in una versione davvero “pucciosa”, ricca di animali fantastici antropomorfizzati che affrontano insieme un dolcissimo viaggio alla ricerca di casa. Wanderhome è un titolo portato in Italia dalla casa editrice Grumpy Bear e già protagonista di una campagna Kickstarter che ha raggiunto un terzo di milione di dollari in pledge. In questo gioco di ruolo ogni giocatore crea la storia del proprio personaggio: i motivi per viaggiare, le relazioni, i desideri, le abilità… ampliandone poi le caratteristiche con la propria fantasia.  

I personaggi viaggiano nel mondo di Hæt (un universo immaginario ispirato alle opere di Brian Jacques, Tove Jansson e Hayao Miyazaki), lasciandosi ammaliare dalla bellezza della natura e stringendo amicizie con i suoi abitanti. Nessun combattimento, nessuna tragedia, nessun piano B contro avversari che vogliono solo sangue. 

Wanderhome è un gioco di ruolo abbastanza complesso nelle tematiche e nelle situazioni. È dedicato a chi vuole prendersi una pausa dalle classiche dinamiche frenetiche tipiche dei giochi di ruolo e intende intraprendere un viaggio contraddistinto da collaborazione tra i personaggi ed esplorazione, oltre che da un tocco di curiosità e meraviglia. Insomma, qualcosa di più vicino alle tematiche di Alice nel Paese delle Meraviglie o alle creazioni dello Studio Ghibli.

È un perfetto esempio della filosofia story-first che da qualche tempo sta diventando sempre più presente nel mondo del roleplay, e che si è già vista in titoli dalla caratura simile, come Ryuutama, e che ha anche il piacevole risvolto di proporre sistemi di gioco semplici e asciutti, con poche regole ben centellinate. Non a caso, Wanderhome è un gioco Powered by the Apocalypse.

Scopri Wanderhome

Caratteristiche ed elementi da considerare

Numero consigliato di giocatori: da 3 a 5 giocatori.

Punti di forza: questo gioco di ruolo non si basa sul sistema di statistiche, non prevede schede, né l’uso dadi o la presenza di un master. Punta invece sulla creatività del giocatore, sull’esplorazione e la creazione di un senso di comunità.

Punti di debolezza: non c’è un vero obiettivo da perseguire e può risultare noioso ai giocatori abituati alla strategia, all’azione e alla violenza dei combattimenti.

Perché piace

Wanderhome è un titolo basato sulla gentilezza, che stimola la fantasia. 

È il gioco che fa per te se… 

Non hai voglia di violenza o combattimenti e cerchi un titolo introspettivo, riflessivo, che sappia anche stimolare la tua immaginazione.

Not the End

Infine, ecco un altro titolo tutto italiano: Not the End. Si tratta di un gioco di ruolo caratterizzato da un’ambientazione “generica”. Questo tipo di aggettivo non deve trarre in inganno: significa che il sistema può adattarsi a ogni tempo e luogo, ed è tanto indicato per gestire avventure di carattere fantasy, quanto lo è intavolare saghe fantascientifiche o storiche.

Quello che denota ogni sessione di Not the End, e che ne rappresenta dunque la vera costante distintiva, è il modo in cui i suoi personaggi - o meglio gli eroi della storia - sono disposti a rischiare tutto pur di raggiungere un obiettivo, anche a costo di compiere i sacrifici più estremi. Un gesto, questo del sacrificio, che non rappresenta la fine del gioco (da cui il titolo), ma che rappresenta sempre un nuovo inizio e un nuovo spunto per altre avventure. I personaggi, infatti, possono evolversi, imparando dalle loro azioni e dai loro sbagli, arricchendo così la loro personalità, guardando sempre avanti.

Questo titolo è basato su un sistema di gioco originale di costruzione del personaggio, chiamato HexSys, in cui i giocatori usano una “mappa-flowchart” con tessere esagonali, simile a un alveare, in cui si possono recuperare i tratti distintivi del personaggio, e che andranno quindi a caratterizzare ogni eroe. Il gioco, inoltre, non si basa sull’uso dei dadi ma dei token bianchi e neri da utilizzare per risolvere le situazioni importanti che si susseguono nella storia e che vengono estratti a caso da un sacchetto. Un tratto contraddistintivo di Not the End è la semplicità delle regole, chiare e ben strutturate.

Scopri Not the End

Caratteristiche ed elementi da considerare

Numero consigliato di giocatori: da 2 a 5 giocatori.

Punti di forza: il gioco di ruolo è basato su regole molto dettagliate, ma di facile comprensione. Presenta alcuni scenari di base ma non pone limiti alla fantasia. 

Punti di debolezza: questo titolo non è adatto ai giocatori che amano prendere le distanze dai propri personaggi e che amano scenari e ambientazioni prestabilite.

Perché piace

La struttura di Not the End non ci lega a periodi o tematiche precise: si può applicare a qualsiasi ambientazione. Questo lo rende duttile e rigiocabile in un modo che altri GdR possono solo invidiare.

È il gioco che fa per te se… 

Cerchi un titolo introspettivo e realistico, che unisca combattimento a riflessione.

Giochi di ruolo: qual è il migliore? 

In questa classifica ti abbiamo presentato alcuni dei titoli di giochi GdR tra i più interessanti degli ultimi tempi con diverse ambientazioni e adatti anche a differenti tipologie di giocatori. 

Come sempre non si tratta di una lista esaustiva, ma può essere un ottimo spunto per arricchire la tua libreria e un modo per iniziare a esplorare il mondo dei giochi di ruolo, cimentandoti con titoli dalle differenti tematiche, che consentono di provare a fare da master o di viaggiare con la fantasia in mondi fantastici in veste di giocatore. Ci sono GdR adatti a tutti e si possono scegliere in base ad alcuni fattori come: 

  • lo scenario: valutando diversi contesti, tra cui l’horror, il fantasy, la fantascienza o valutando titoli dai contesti neutri che possono piacere a tutti;
  • la complessità: ci sono giochi di ruolo con regole semplici, adatti per i giocatori alle prime armi, e altri pensati per soddisfare i giocatori più esperti;
  • la presenza del master: molti giochi di ruolo ne prevedono uno, ma ne esistono altri che ne sono privi (cd masterless). Si tratta solitamente di titoli che, per sviluppare la trama, fanno affidamento su una narrazione collettiva fondata sulla creatività dei giocatori, e che per questo potrebbero adattarsi meglio a gruppi che cercano esperienze one-shot o più originali;
  • la presenza o meno di dadi o di altri strumenti di gioco: alcuni GdR sono giocati senza dadi o altri sistemi di risoluzione randomica, altri ancora prevedono sistemi alternativi, come l’uso di carte o altri espedienti per ampliare la narrazione. Sistemi di questo genere sono di solito più prevedibili negli esiti, ma spesso sono anche più coerenti nella narrazione.

Insomma, le tipologie sono davvero tante e grazie ai nostri consigli siamo certi che sceglierai i migliori giochi di ruolo per giocare insieme alla tua famiglia o ai tuoi amici. Se conosci già questi titoli, o li hai già nella tua libreria, puoi scriverci una mail a servizioclienti@fantasiastore.it o un messaggio in live chat (cliccando sul bottoncino che trovi qui in basso a destra). Ti consiglieremo in un pochi minuti altri titoli! 

 
Master da una vita, avido lettore di manga. Sempre in cerca di una libreria abbastanza capiente. Non riesce più a trovare casa sua tra le cataste di libri
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