Il Meta di Pokémon dopo il boom di TCG Pocket

La scena competitiva del TCG dedicato ai Pokémon ultimamente ha goduto di un flusso di nuove leve non indifferente. Molti di questi, sono giocatori che hanno fatto i loro primi passi sulla app TCG Pocket, provando quindi una versione “ridotta” del gioco vero e proprio, e che ora desiderano di più.

Presentarsi a un torneo però può non essere così semplice. I mazzi giocati in digitale non sono gli stessi, e anche l’equilibrio di potenza tra le carte è parecchio diverso. In più, bisogna anche sapere a quali set rifarsi.

Nel mondo competitivo del Gioco di Carte Collezionabili Pokémon gli eventi Play! Pokémon si giocano ormai nel formato Standard. Non si tratta dell’unico formato esistente, ma di fatto è quello dei tornei ufficiali. Si rifà a un pool di carte ristretto, e che vede entrare e uscire espansioni di continuo, ma sempre includendo grossomodo i set degli ultimi due anni.

È considerato il “formato base”, quello che di solito attrae un pubblico più vasto e, generalmente, giocatori più competitivi, sempre alla ricerca del mazzo più forte, tale da strappare quel margine sempre più alto di vittorie rispetto a tutti gli altri mazzi. 

Va da sé, come avviene anche per altri giochi di carte collezionabili, anche per Pokémon i tornei offrono uno spaccato di questo processo: rivelano i mazzi che performano meglio, e di conseguenza sono anche un modo ottimale per riconoscere carte ricercate, fornendo un ottimo suggerimento anche ai collezionisti riguardo a dove orientare i propri acquisti.

In questo articolo, senza seguire un ordine particolare, diamo un’occhiata a cinque mazzi che sono emersi nell’attuale panorama dello Standard (maggio-giugno 2025), mostrandone i punti di forza e alcune delle carte fondamentali. Essendo mazzi Standard, dove l’afflusso di nuovi set può essere anche molto destabilizzante dell’equilibrio creatosi, la lista va presa con le pinze: questi mazzi rimarranno per forza sulla cresta dell’onda? Forse, ma potrebbero essere anche schiacciati sotto il peso di una nuova carta, o anche solo di una nuova intuizione di qualche giocatore.

Sarà comunque un ottimo punto di partenza per chi voglia alzare l’asticella nel gioco competitivo.

Il meta di Pokémon in Standard

Non c’è davvero un mazzo dominante in Standard in questo momento. Tra quelli più giocati, si può individuare un buon equilibrio, cosa che permette una certa possibilità di scelta.

Dragapult ex 

L’idea fondamentale del mazzo è molto semplice: si cerca di mettere in campo Dreepy ed evolverlo rapidamente in Drakloak: la sua abilità speciale consente di guardare le prime due carte del mazzo, prenderne una in mano e mettere l’altra in fondo al mazzo. In questo modo, si può ottenere più facilmente il controllo della partita.

A questo punto, entra in gioco la carta centrale del mazzo, quel Dragapult ex che permette di bombardare il Pokémon attivo per 200 danni e la panchina avversaria per altri 60. Ed è questo che fa la differenza: se 200 danni per 2 energie potrebbe essere considerato un numero “basso” se comparato con altri heavy hitters di Standard, la possibilità di distribuire 6 segnalini danno come si vuole (dunque, 10 danni alla volta) tra la squadra avversaria a riposo può davvero stravolgere i piani di chiunque.

Per questo mazzo in realtà si possono individuare due varianti principali: quella che fa uso di Dusknoir, e quella che non lo fa. La differenza sta essenzialmente che la versione “con” sfrutta la coppia Dusclops-Dusknoir per “cecchinare” Pokémon con il loro potere speciale, infliggendo 50 o 130 danni a un Pokémon avversario qualsiasi.

Gardevoir ex

L’uscita dal formato di Tempesta Argentata aveva fatto pensare che questo mazzo fosse morto con la sparizione di Kirlia, che permetteva di scartare energie psico in facilità. Si è poi notato che Professor’s Research (Ricerca Accademica) e Secret Box (Scatola dei Segreti) poteva comunque fare lo stesso: ed ecco quindi che Gardevoir ex continua ad essere rilevante, potendo recuperare energie in maniera molto efficiente.

Il mazzo sfrutta in realtà il fatto che Gardevoir, oltre che collocare energie, mette anche 2 segnalini danno sul Pokémon bersaglio dell’abilità: il payoff sono carte come Scream Tail (Codaurlante) o Drifloon, che consentono di infliggere grandi quantitativi di danni una volta preparati, magari anche supportati da Bravery Charm (Amuleto del Coraggio).

Peraltro, i Pokémon usati per attaccare non garantiscono 2 premi se messi KO: cosa da non trascurare, dato che ormai lo standard di questo meta è mettere in campo Pokémon ex!

Joltik Box 

Questo mazzo può essere considerato un derivato di quello che, nello scorso meta, si basava su Miraidon ex. L’idea di fondo è usare il formidabile attacco di Joltik per raccattare tante energie e assegnarle ai Pokémon in panchina. Quali? Iron Hands ex (Manoferrea ex) per attacchi mirati (e premi extra) e Pikachu ex per fare molto, molto male.

Specialmente la capacità di Iron Hands ex di “rubare” un premio in più grazie alla sua abilità “Amp You Very Much” è molto forte, soprattutto se attivata già al secondo turno per mettere KO un Budew, molto diffuso in questo meta. Come bonus, e anche se non è più il centro del mazzo, Miraidon ex può continuare a dare una mano, accelerando ancora di più la raccolta di energie, mentre il resto delle carte può essere usato alla bisogna a seconda della situazione che si propone.

Tera Box 

Con buona probabilità, uno dei mazzi più versatili di questo Standard, che proprio di resilienza e adattabilità fa il suo centro: l’unica strategia fissa è preparare una buona panchina con più Hoothoot da evolvere il turno successivo in Noctowl. Grazie a questo Pokémon, si potrà poi andare a pescare le due carte Allenatore più utili in base al momento, per poi passare all’attacco con Wellspring Mask Ogerpon ex (Ogerpon Maschera Pozzo ex) o Terapagos ex. 

Ma il mazzo ha anche altri assi nella manica: primi tra tutti, Mew ex (se usato a sorpresa) o Teal Mask Ogerpon ex (Ogerpon Maschera Turchese ex), ottimo per fare manbassa di energie e pescare tante carte.

Roaring Moon

Una rivelazione dello Special di Bologna del 31 maggio - 1 giugno, il mazzo basato su Roaring Moon ex (Lunaruggente ex) si è portato a casa un primo posto che ci si aspettava sarebbe stato occupato da altri pesi massimi del meta.

Il primo attacco di questo Pokémon, “Frenzied Gouging”, è tutto un programma: semplicemente, mette KO l’attivo avversario. D’accordo, Roaring Moon ex si infligge anche 200 danni nel farlo… ma un KO improvviso a volte è sufficiente per dare la possibilità di bloccare la partita (anche perché Roaring Moon ex ha anche un secondo attacco, pure forte, che non ha questo contraccolpo). La priorità del mazzo è però seminare veleno grazie alle sue tante carte che supportano e alimentano questa condizione: Roaring Moon ex funge quindi da attaccante (col secondo attacco) e muro mentre il resto del mazzo decima la squadra avversaria, usando “Frenzied Gouging” come finisher o al massimo come “pulsante di panico” quando c’è bisogno di rimuovere una minaccia il più in fretta possibile.

Per avere pronto questo bestione il prima possibile, il mazzo si poggia su Professor Sada’s Vitality (Vitalità della Professoressa Olim) e Earthen Vessel (Anfora Terrestre), mentre il resto serve a supportare la strategia di base e adattarsi a situazioni specifiche.

Qual è il mazzo più forte di Pokémon?

Il mondo dei giochi di carte collezionabili è in costante evoluzione, e questo vale anche per il TCG di Pokémon. Il nuovo interesse per il gioco, creatosi sull’onda della popolarità sempre crescente del franchise e del gioco di carte in particolare (complice la versione digitale) ha portato nuovi giocatori sulla scena e di conseguenza ha movimentato il meta. Dire quale sia il mazzo più forte resta però una domanda con una risposta difficile: dipende, perché ciascuno ha vantaggi specifici, che potrebbero portarlo a prestazioni migliori in certi casi, ma non necessariamente al punto da risultare dominante. Inoltre, la presenza di mazzi rogue, che non si adattano ad alcun archetipo popolare e giocano molto sull’effetto sorpresa, rendono il tutto ancora arduo da decifrare. Diventa quindi importantissimo documentarsi e tenere gli occhi aperti, perché tutto è sempre in continuo movimento, e basta davvero poco per stravolgere un meta.

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