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Il necrosisma di Shyish ha scatenato così tante energie arcane da formare una marea in grado di minacciare ogni forma di vita. Un’epoca di cattivi presagi ha funestato i Reami Mortali, e tra questi il più infausto è stata la comparsa della Luna Kattiva. Questo mostruoso oggetto celeste vaga nei cieli seguendo un percorso a forma di cappello di fungo e portandosi appresso oscurità a follia, preannunciando una strana eclissi in cui la pietrapazza piove dal cielo e funghi maligni si diffondono come una piaga.
Negli angoli più oscuri dei Reami Mortali un nuovo potere si sta risvegliando. Nei tunnel e nelle caverne riecheggiano i rintocchi dei gong, il ritmo dei tamburi e le stridule urla di battaglia dei grots ammassati. Armate di guerrieri goblinoidi e mostri scendono sul sentiero di guerra, intenzionati a far sprofondare il mondo in superficie nelle tenebre eterne.
I pelleverde infestano i Reami Mortali sin dai primi giorni dell’Età del Mito. Quando Sigmar attraversò i regni in cerca di tribù umane da civilizzare trovò ovunque orruks e grots già ben insediati. La crescita delle città e degli insediati spinse i pelleverde sempre più a fondo nelle terre selvagge, ma il loro numero e la loro capacità di distruzione sfrenata non è mai diminuita. Anche nell’Età del Chaos, in cui innumerevoli regni furono cancellati dalla storia, gli orruks e i grots riuscirono a resistere grazie a tenacia, bellicosità e astuzia.
Alcune tribù diventarono nomadi, sostentate unicamente da saccheggi costanti nei reami, altre continuarono la propria esistenza selvaggia nelle selve, combattendo con una ferocia primitiva tale da riuscire a sbaragliare persino le orde del Chaos. Moltissime, come i Moonclan e gli Spiderfang, si rifugiarono invece negli angoli più bui e umidi dei Reami Mortali.
Dal sottosuolo i Gloomspite Gitz, un’ondata impetuosa e turbinante di zanne bavose e artigli stritolanti guidata dalla ghignante bestia conosciuta come Loonking.