Dungeons & Dragons: di cosa si tratta e come iniziare

 

Articolo aggiornato al: 22/04/2025

Fin dalla sua invenzione all’inizio degli anni '70, Dungeons & Dragons è rimasto uno dei migliori giochi di ruolo in circolazione. Con la sua 5a Edizione, il sistema ha conosciuto una nuova vita, e anche grazie a serie televisive come Stranger Things, con il suo enorme successo di pubblico, è ritornato alla ribalta dopo anni di declino (anche se i fan e i conoscitori del genere non hanno mai smesso di apprezzarlo). Oggi, il franchise è più forte che mai, come è stato dimostrato dalle numerose pubblicazioni, ma anche dal successo di critica e di pubblico di progetti paralleli basati su di esso, come il film L'Onore dei Ladri.

E sebbene il caro vecchio D&D sia chiaramente intriso di riferimenti al fantasy classico, dai quali in tutto questo tempo non si è mai discostato, nel corso del tempo il gioco ha avuto l'opportunità di declinarsi in diverse ambientazioni, anche piuttosto dettagliate. Questo, a tutti gli effetti, ha permesso al gioco di farsi ancora più popolare e versatile attraverso i suoi manuali, che all'occorrenza hanno potuto persino esplorare altri generi (si pensi alla bizzarra fantascienza di Spelljammer o all'orrore gotico di Ravenloft).

Se sei tra coloro che non hanno mai provato l’esperienza di una partita a questo gioco, ma ti piacerebbe saperne di più, sei nel posto giusto: in questo articolo scopriamo cosa serve per iniziare a giocare a Dungeons & Dragons e quali sono i ruoli principali che si assumono giocando.

In cosa consiste e come si gioca a Dungeons & Dragons

Dungeons & Dragons è un gioco di ruolo: un gioco in cui ciascun partecipante collabora a creare una storia assumendo un particolare ruolo. La storia viene creata in modo dinamico, seguendo regole precise e utili a regolare situazioni in cui chi gioca è chiamato a dichiarare l'azione del proprio personaggio, in un continuo botta e risposta inserito in un mondo vivido e pulsante dal sapore fantasy.

A grandi linee, due sono i ruoli di Dungeon & Dragons: quello del Dungeon Master, e quello del giocatore. 

Il Dungeon Master

Il Dungeon Master (o "DM") è il narratore della storia, l'arbitro di gioco e colui che interpreta tutti i personaggi diversi da quelli controllati dai giocatori, amici come nemici. È di solito il più esperto al tavolo, che oltre a guidare i giocatori con descrizioni, dialoghi e missioni, si assicura venga sempre rispettato lo spirito che sta dietro ogni partita D&D: questo non significa solamente avere una notevole conoscenza delle regole, ma anche sapere contenere i giocatori e avere la risposta pronta per ogni situazione (anche improvvisando in base alla situazione e al contesto dell'avventura), così da rendere il mondo e le interazioni di gioco vivide e interessanti.

Il DM, sebbene si trovi a interpretare anche mostri e nemici, non è un avversario dei giocatori: il suo compito è quello di fare da "maestro delle cerimonie", cercando di indirizzare il gruppo e la trama verso sviluppi interessanti. Questo significa soprattutto preparare avventure e porre domande, e cioè predisporre situazioni e giudicare le azioni dei personaggi. Il DM è sia colui che descrive dungeon e mostri, ma anche colui che pone gli interrogativi per proseguire.

Supponiamo, ad esempio, di essere in un gruppo di avventurieri che sta esplorando un antico sotterraneo. Il DM potrebbe dire qualcosa come: "Sei in un labirinto di mattoni, stretto e buio. Davanti a te, c'è un bivio: a destra una porta di legno, con una grande serratura chiusa. A sinistra un lungo corridoio di cui non si vede la fine. Cosa fai?"

A seconda di quello che tu e il tuo gruppo vorrete fare, potrai ad esempio provare a scassinare la porta servendoti del Ladro (se ne hai uno nel tuo team), sfondare la porta (se un tuo compagno ne ha la forza), oppure proseguire oltre: la fantasia del tuo gruppo è l’unico limite in queste scelte.

I giocatori e i Personaggi Giocanti

Tutte le altre persone sedute al tavolo, sono invece giocatori. Come giocatore, controlli un "Personaggio Giocante" (PG) e ti unisci a un Dungeon Master per giocare. Lo fai controllando le azioni del PG, in totale libertà, secondo la personalità e gli obiettivi del personaggio stesso e interagendo con il mondo proposto dal DM e con gli altri PG. La presenza degli altri giocatori al tavolo è molto importante: giocare a Dungeons & Dragons significa in effetti formare un gruppo, un party, una compagnia... insomma, una squadra coesa di alleati unita da un medesimo scopo.

Non che a Dungeons & Dragons non si possa giocare anche in "solitaria". Sebbene 2 (1 PG e 1 DM) sia in effetti il conto minimo di persone che sono necessarie per una sessione, di solito si tende a giocare in gruppi più ampi, normalmente di 5-6 partecipanti DM incluso. Allo stesso modo, sarebbe teoricamente possibile giocare in un numero anche molto alto di PG... ma di solito le sessioni tendono ad allungarsi e a farsi più caotiche con l'aumento dei giocatori: tenerne a bada più di 7, è una sfida notevole anche per un DM con tanta esperienza. 

Ad ogni modo, il Personaggio Giocante è l'interfaccia del giocatore con il mondo descritto dal DM. Ogni azione è svolta dal PG dietro comando del suo giocatore, mentre gli effetti e le conseguenze sono risolti e decisi dal Dungeon Master. Ogni PG è unico nel suo genere, perché chi lo controlla può non solo deciderne le azioni, ma lo crea in tutto e per tutto, sia definendone abilità e poteri, che descrivendone carattere e background.

Come si crea un personaggio?

La prima mossa quando si crea un personaggio è pensare a cosa si vorrebbe giocare: si elabora cioè il concetto fondamentale sulla base del quale si andrà a selezionare abilità e tutte le altri componenti "tecniche" che permettono di andare all'avventura. Elfo o nano? Mago o guerriero? Occorrerà saperlo prima ancora di andare oltre.

Nella pratica, il personaggio viene formato sulla base delle classi e delle specie. Le prime, rappresentano delle "vocazioni", e descrivono quello che il personaggio è in grado di fare. Sono classi, ad esempio, quella di mago, guerriero, chierico e ladro. La specie (un tempo chiamata "razza") di un personaggio rappresenta invece a quale popolo appartiene: umani, elfi, nani, ecc...

Una volta fatto, e cioè una volta delineata l'idea fondamentale del personaggio, si passa a determinare i suoi punteggi di caratteristica, ossia le sue capacità mentali (Forza, Destrezza, Costituzione) e fisiche (Intelligenza, Saggezza, Carisma). Per farlo, di solito si tirano dei dadi. Il sistema è pensato per offrire una certa variabilità, in modo da creare personaggi equilibrati e in grado di competere con i pericoli del mondo: si lanciano quattro dadi a 6 facce, scartando il valore più basso e annotando il risultato. Questa operazione viene ripetuta altre cinque volte, e poi si decide quale risultato assegnare a quale caratteristica.

Si procede poi a completare il personaggio corredandolo di un background, che aggiunge qualche capacità extra, e del necessario equipaggiamento per mandarlo all'avventura (per gli incantatori, questo include anche la selezione delle magie). Il tutto, viene documentato sulla scheda del personaggio, che ogni giocatore ha in dotazione.

E ora?

Ora si gioca. Ci si siede tutti a un tavolo (fisico o virtuale che sia) e il Dungeon Master prende la parola, descrivendo e conducendo l'avventura. Un Master di una certa esperienza di solito lo fa in base a una idea propria, che ha sviluppato prima della sessione di gioco. In questo caso, si parla di avventura homebrew, cosa che molto spesso è anche associata a una ambientazione (un mondo di gioco) che pure può essere stata "fatta in casa" dal DM.

Non è però l'unica opzione possibile. Wizards of the Coast, la casa produttrice di Dungeons & Dragons 5a Edizione, è consapevole che non tutti i DM vogliono o possono pensare a tutto. Ecco perché mette a disposizione moltissime avventure già fatte, spesso includendo anche nuovo materiale (mostri, oggetti, luoghi e personaggi) da utilizzare a piacimento.

Queste avventure (originali o precostruite che siano) si possono dividere grossomodo in due tipi:

  • Le one-shot, riassunte all'interno di una singola sessione (almeno in teoria, perché in D&D di solito il termine tende a indicare un'avventura breve e auto-conclusiva, che si sviluppa nel giro di 3-4 serate);
  • Oppure, una campagna a tutti gli effetti, ovvero una storia con una trama complessa e continuativa, che si tiene nello spazio di un numero elevato di sessioni (e quindi che, in termini pratici, accompagna il gruppo di giocatori per diverse settimane, se non mesi o addirittura anni). Nel modo moderno di intendere Dungeons & Dragons, la campagna rappresenta la "modalità tipica" di gioco.

Come iniziare con Dungeons & Dragons da principiante: scegliere l’approccio giusto

Dungeons & Dragons, come detto, è un gioco per più partecipanti: prima di iniziare sarà bene essere sicure di disporre di un gruppo interessato a unirsi all'avventura (e, se non desideri farlo tu, di un Dungeon Master che voglia prendersi la responsabilità di guidare tutti). Se non hai già un gruppo in grado di incontrarsi di persona a cui proporlo, cercarne uno on-line è sempre una possibilità: ormai sono sempre di più i gruppi che si trovano su ambienti dedicati (come canali Discord) o direttamente in call. La cosa, anche se talvolta può essere un po' dispersiva, rende più semplice organizzare una sessione.

In questa fase, ti consigliamo anche di pensare attentamente a cosa vuoi ottenere giocando a Dungeons & Dragons. Può sembrare una cosa facile e ovvia, ma non lo è. Se è vero che tutti i partecipanti vogliono divertirsi, non è detto che lo vogliano fare allo stesso modo: chiarisci sempre con gli altri giocatori e col Master come sarà strutturata l'avventura. Sarà tante botte e poche chiacchiere? Interpretare i personaggi è importante? Che argomenti verranno esplorati durante la storia?

Come chi ha già una certa esperienza saprà bene, un gruppo male assortito non va lontano. È sempre meglio trovarsi prima di giocare e mettere molto bene in chiaro queste cose. Di solito, un buon DM organizza sempre una sessione 0 dedicata proprio a questo (e, di solito, per creare i personaggi).

Ovviamente, le persone non sono così semplici da dividersi in modo netto e costante, specialmente quando si tratta di qualcosa di vario e variabile come i giochi di ruolo. Tuttavia, capire se ti senti più incline a un approccio o l'altro, ti darà un'idea migliore di come vuoi effettivamente giocare a D&D.

Cosa comprare per iniziare a giocare a Dungeons & Dragons?

Di primo acchito, capire cosa comprare se vuoi giocare a Dungeons & Dragons può risultare un po' intimidatorio. Se sei un giocatore alle prime armi e hai domande, la tua prima e migliore risorsa sarà sempre il tuo Dungeon Master. Questi potrà fornirti tutti i dettagli che dovrai conoscere per tuffarti nella tua nuova avventura.

Ma il DM non è un sostituto delle regole. Anche il più fresco dei giocatori dovrà prendersi la briga di imparare le regole base. Questo significa, in termini pratici, mettere le mani sul Manuale del Giocatore e iniziare a leggere, o almeno mettere le mani su uno degli Starter Set ufficiali di Dungeons & Dragons.

Proprio gli Starter Set (o meglio, i "Set Introduttivi") rappresentano il modo migliore per iniziare Dungeons & Dragons: contengono tutto ciò di cui hai bisogno per iniziare, perfino come Dungeon Master! Questo include un set di dadi, le regole fondamentali, dei personaggi già fatti, e un'avventura unica intitolata "Draghi dell’Isola delle Tempeste". È l'ideale per i principianti, e anche per chi non è ancora pronto per investire nell'esperienza completa (e cioè, a spendere per il detto Manuale del Giocatore).

Come giocatore, tutto ciò di cui avrai bisogno è la scheda del tuo personaggio (disponibile per la stampa gratuita), una matita, un set di dadi poliedrici e il Manuale del Giocatore.

Cosa serve per diventare un Dungeon Master

Come accennato, il Dungeon Master è la figura che guida l'avventura. Per farlo, deve sapere non solo cosa è possibile fare e non fare per i Personaggi Giocanti, mostri e tutti gli altri abitanti del mondo di gioco (i "Personaggi Non Giocanti", PNG), ma anche tutto quello che c'è da sapere sul gioco stesso.

Come Dungeon Master, oltre al Manuale del Giocatore e ai dadi, avrai anche bisogno della Guida del Dungeon Master e del Manuale dei Mostri e molti quaderni (o magari un laptop). Preparati: scriverai molto. La Guida del Dungeon Master ti darà tutte le dritte di cui hai bisogno per condurre il gioco e affrontare le situazioni più disparate in cui i giocatori potrebbero ficcarsi, mentre il Manuale dei Mostri sarà un'ottima risorsa per sfoderare nemici temibili.

Ti consigliamo anche di iniziare con una campagna ufficiale di D&D 5a Edizione per risparmiare tempo senza scrivere la tua avventura da zero. Idealmente, anche uno Schermo del Dungeon Master per nascondere le tue attività sarà utile.

Dungeons & Dragons è difficile da imparare?

Sì - beh, più o meno. Imparare a giocare a Dungeons & Dragons 5a Edizione potrebbe essere considerato difficile in quanto ci sono molte regole con cui iniziare. Tuttavia, a differenza dei giochi da tavolo più complessi, è relativamente facile tuffarsi in D&D e imparare mentre procedi.

Dungeons & Dragons 5a Edizione si basa sull'improvvisazione tanto quanto sui lanci di dadi, quindi tutti possono iniziare a giocare subito e capire le regole in una serie di sessioni. Col tempo, i termini chiave di Dungeons & Dragons cominceranno gradualmente ad avere più senso, inizierai a sapere quale dado usare per cosa e presto ti ritroverai a sfogliare il regolamento sempre meno in cerca di risposte.

Sicuramente l’esperienza aiuta, così come i consigli di chi, come noi, non ha mai smesso di apprezzarlo e giocarci. Se hai ancora qualche dubbio o curiosità su Dungeons & Dragons o vuoi scoprire di più sulle regole del gioco, contattaci usando la Live Chat che trovi qui sotto: ti guideremo alla scoperta della tua prossima avventura!

 
Master da una vita, avido lettore di manga. Sempre in cerca di una libreria abbastanza capiente. Non riesce più a trovare casa sua tra le cataste di libri
Navigazione blog

Ultimi post