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Le legioni Ossiarch sono state create per essere autonome, sono incaricate di svolgere la volontà di Nagash su centinaia di fronti di guerra simultaneamente. Il loro impero raccoglie materiali bellici dai cadaveri di ogni battaglia, mietendo ossa con cui dare vita a nuovi guerrieri, costruire fortificazioni e ricominciare il ciclo di morte.
Nei Reami Mortali circolano storie riguardo soldati nonmorti in grado di parlare, ragionare e persino contrattare. Supportati da migliaia di lame, questi cadaveri riscuotono decime dalle popolazioni dei villaggi, città e nazioni con cui entrano a contatto, anche se la moneta che richiedono non è di metallo né di un materiale più esoterico come la realmstone. Si tratta delle ossa dei viventi, mietute per ordine del Mortach Katakros.
La quantità di ossa pretesa dai signori delle decime degli Ossiarch è proporzionale alla popolazione tassata, perché non intendono esaurire le proprie risorse. Borghi e villaggi devono fornire solo qualche forziere per dare in modo che gli Ossiarch ripongano le armi per un’altra stagione. Le città soggette alla decima sono costrette a offrire interi carri di ossa o a svuotare fosse comuni prima dell’arrivo degli esattori.
La riscossione non nasconde secondi fini, è piuttosto una necessità, visto che senza ossa con le quali plasmare le proprie strutture le legioni Ossiarch crollerebbero. I loro artigiani Mortisan non usano questo materiale con fa gran parte dei Necromanti, cioè impregnandolo di novità tramite l’energia di Shyvish, ma l’elaborano lungamente, perché sebbene l’osso abbia una affinità naturale con la magia d’ametista, è fragile e poroso. Tramite mezzi arcani forgiano i resti ossei in nuove forme più robuste, forti e adatte alla guerra. Queste creazioni mantengono comunque un aspetto macabro; dopotutto, anche i signori Bonereapers sono emersi dalla tomba e gli scheletri e i teschi sono sacri per Nagash tanto quanto il martello e la cometa lo sono per Sigmar.